In ricordo dell'Avv. Carlo Marinelli
In ricordo dell’Avv. Carlo Marinelli
Ricordare l’Avvocato Carlo Marinelli è per me un grande onore ed un immenso piacere.
Posso affermare che per me è stato un “padre” sotto il profilo professionale, non solo in quanto mio dominus dal lontano 1988, ma per aver avuto negli oltre trent’anni successivi la possibilità di confrontarmi sempre con Lui su ogni aspetto delle vicende locali, nazionali ed internazionali sulle quali ho avuto il piacere di ricevere consigli e stimoli davvero preziosi.
Vorrei sottolineare due aspetti della Sua personalità che, a mio avviso, lo rendevano davvero ammirevole e degno di stima.
Il primo aspetto è quello culturale. Per moltissimi anni, infatti, è stato Presidente del Gabinetto di Lettura di Este ed il Suo nome oggi è inciso nella lapide che ricorda i presidenti di questo glorioso circolo e sodalizio culturale sorto nel 1848.
Innumerevoli sono stati, nella Sua presidenza, gli incontri, i concerti e le iniziative di altissimo livello che hanno visto in Lui un grandissimo organizzatore.
Mi ripeteva, con serenità e fermezza, che “un avvocato non puo’ non essere un uomo di profonda cultura”, amante della letteratura, dell’arte, della musica e in generale della bellezza.
Il tratto umanistico della nostra professione era, per Lui, incontestabile: “l’avvocatura, caro Osetto, è rimasta l’unica, vera professione umanistica e liberale”; un’affermazione che mi ha sempre accompagnato e guidato anche in questi anni difficili in cui la barbarie forense ha – in parte- svilito senza ombra di dubbio la millenaria importanza dell’avvocatura.
Un secondo tratto della Sua figura riguardava l’importanza essenziale che Lui attribuiva alla giustizia locale, di prossimità.
Associo sempre a Lui la figura del Pretore che nei vari mandamenti (per noi Este, Monselice e Montagnana) ha svolto per decenni un ruolo unico e quasi totalizzante: cause civili ordinarie, penali, cautelari, esecuzioni mobiliari, tutele, diritto del lavoro e previdenziale, sanzioni amministrative, etc..
Si andava in Tribunale (civile), tanto per essere chiari, solo per separazioni, divorzi, fallimenti, divisioni e cause civili oltre i 50.000.000 di lire….ma il 90% del carico giudiziario gravitava in sede pretorile. Idem in sede penale: basti pensare che il Pretore aveva una competenza funzionale per reati quali estorsione, usura, omicidi colposi (anche stradali), etc.
L’avvocato Marinelli riteneva che fosse “vera giustizia” solo quella di prossimità: accentrare tutto in sede circondariale, mi ripeteva, era un grave errore in quanto i cittadini venivano privati di quella accessibilità e conoscenza che solo a livello locale potevano essere garantite. Ricorderò per sempre il Suo carattere ironico e sarcastico, soprattutto nelle difese penali, che tanto amava: “ricordati: l’importante nelle cause penali, visto che a volte contiamo davvero molto poco, è cercare sempre di …..non fare pena !”.
Rivolgo un abbraccio affettuoso ai figli Marino, Giancarlo e Guido, che hanno avuto in papà Carlo un maestro di vita davvero unico. Alessandro Osetto
Alessandro Osetto | 9/6/2023